Dopo tutti i vostri sforzi e tentativi nel cercare di riparare una relazione sentimentale, gettate le spugna e siete sicuri che, nonostante tutto l’impegno che possiate metterci, la vostra coppia è letteralmente scoppiata. Eppure c’era stato così tanto amore prima, un così buon feeling, o comunque abbastanza sintonia da decidere di fare un figlio, forse due. Ma la realtà è questa: siete due estranei che abitano nella stessa casa. Non c’è affetto, né tenerezza, né complicità, solo il dovere di stare insieme per routine, per bisogno, per paura…PER I FIGLI.
“Non ci amiamo più, ma stiamo insieme per dare una famiglia ai nostri bambini” “non voglio che i miei figli vivano quello che ho vissuto io quando si separarono i miei genitori” “mio figlio non sarà figlio di divorziati” “mio figlio non si sta accorgendo di nulla” “cosa direbbero gli altri, e poi il matrimonio è un vincolo sacro che non si può scindere”…
Avete mai sentito frasi del genere? Io sì, spesso.
Non voglio tediarvi con le mie opinioni rispetto ad esse e non voglio neanche propinarvi una ramanzina o una lezioncina di psicologia della coppia. Vorrei solo porvi degli spunti di riflessione, dopo di che decidete voi cosa pensare. Ovviamente è impossibile non far trapelare la mia idea, ma non prendetela per “verità assoluta”. E’ solo la mia opinione, giusta o sbagliata che sia.
Il primo, e supremo, spunto di riflessione, che vi porrò sotto forma di domanda, è il seguente: cosa è il vero benessere per i figli? Mi spiego meglio: quanto può fare bene ai bambini di una famiglia vivere con un papà e una mamma che non si amano più o che fanno finta di amarsi o che non si parlano o che, molto peggio, litigano in continuazione, spesso mettendo in mezzo i bambini stessi ? (basti pensare alla tipica frase “dì a tuo padre/madre che…”).
Il secondo spunto di riflessione, anche questa volta una domanda, è: dal vostro esempio cosa capiranno dell’amore i figli? Vedendo due persone che non si amano come prototipo della relazione tra marito e moglie, cosa potranno mai capire dell’amore? Che è un dovere o una trappola? Che non si deve dar voce ai propri sentimenti? Ed è davvero così terribile far vivere un bambino con una persona che non è il proprio padre o la propria madre ma che ha un rapporto di amore e tenerezza con il proprio genitore? Proteggere i figli va bene, ma proteggerli da cosa? Dalla nostra sofferenza? Da un nostro errore? Dalla nostra incapacità di ammettere uno sbaglio e di prenderci la responsabilità delle nostre scelte? Non sarebbe meglio proteggerli da un esempio di vita di coppia negativo e non soddisfacente per dare loro la possibilità di capire cosa è l’amore vero, che nella vita si può sbagliare, che nella vita si può essere felici nonostante tutto?
Infine il terzo spunto di riflessione e l’ultima domanda che vi pongo: per chi lo state facendo? Per i vostri figli o per voi? E’ frequente che una coppia stia insieme dando “la colpa” per la loro insoddisfazione coniugale e la loro impossibilità di scindere il matrimonio/convivenza, al “benessere dei figli”. Ma spesso le ragioni sono altre: stare con qualcuno è comunque più conveniente e sicuro che essere da soli, vi è la paura di ricominciare da zero o di non trovare un altro/a compagno/a, vi possono essere altri bisogni oltre l’amore da soddisfare oppure nella coppia vi è un amore malato, un amore “non amore”, una sorta di ossessione, manipolazione, sottomissione…impossibile da bypassare. Allora per chi lo state facendo? Per i figli o per voi?
Una cosa è certa, qualsiasi scelta voi facciate sarà sicuramente la scelta e la possibilità migliore che potrete attuare in questa circostanza e con le risorse che disponete. Non è detto che in futuro le circostanze e, quindi, la vostra scelta possa cambiare.
Ma per favore, tenete a mente una cosa importantissima: ciò che fa davvero molto male ai bambini è vivere il conflitto dei propri genitori: i bambini se la cavano egregiamente se, nonostante il divorzio, i genitori mantengono una relazione amicale. I litigi, i silenzi, la tensione…questo è davvero deleterio per i vostri figli. Non siate così ingenui da pensare che loro non se ne accorgano: i bambini si accorgono di tutto. Forse non consapevolmente ma si accorgono dei vostri problemi e di quelli della famiglia. Se la vostra relazione coniugale può interrompersi, questo non può avvenire per la relazione genitoriale. Sarete per sempre genitori dei vostri figli e come tali avete il dovere di proteggerli da tutti, anche da voi e dai vostri problemi se necessario.
Parlare loro, spiegare con parole giuste e adatte all’età, ammettere i propri sbagli o turbamenti senza però aspettarsi di essere aiutati da loro o di essere consolati, tranquillizzarli, non colpevolizzarli, non pensarli più grandi o dare responsabilità che non dovrebbero assumersi (“devi essere forte, devi aiutare mamma o papà, devi essere bravo, non devi farli arrabbiare,…”), assicurargli il vostro amore…questo è un balsamo per loro. Questo vuol dire “proteggerli”.
Vorrei concludere con una frase che mi ha colpito molto, che ho trovato in internet e che non so né se sia vera né chi sia l’autore. So solo che è attribuita a un bambino di 11 anni
” Ma tu non hai minimamente idea di quanto può far male sapere che la persona a cui voglio più bene fa male alla persona a cui voglio più bene.”
Credits: Foto font
Piaciuto?
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L’ha ribloggato su SOS Separazione.